1. (Anobium punctatum) Tarlo comune dei mobili
2. (Hylotrupes bajulus) Capricorno delle case
3. (Lyctus Brunneus) Ictide comune

1. Fori di usciti presenti nel legno. Questi fori possono essere di forma tona o ovale e sono piuttosto netti. Più tarli possono passare per lo stesso foro, quindi non è possibile identificare la quantità di tarli presenti solo affidandosi al numero dei fori rilevati.
2. Rosume, sbriciolamento del legno. Nella fase in cui il tarlo emerge dai fori d’uscita è solito trovare ai bordi del legno delle tracce di rosume causate proprio del suo passaggio. Il suo aspetto è simile a un polverina soffice piuttosto che a trucioli di segatura.
3. Insetti senza vita nei pressi del legno attaccato. Questo è un’equivocabile segno della loro presenza che permette di identificare la problematica con chiarezza. Scattare una foto a questi insetti può essere utile per fornirla egli esperti che si interesseranno del vostro problema in modo da avere informazioni accurate e specifiche sul tipo di tarlo con cui avete a che fare.

Quando il tarlo è ancora allo stadio larvale opera all’interno del legno scavando delle gallerie. Mentre consuma il suo pasto è possibile sentirlo emettere un rumore piuttosto ritmico, cadenzato. Il rumore provocato da una categoria di tarlo conosciuta con il nome di “orologio della morte” è talmente noioso e molesto da disturbare il sonno di una persona, proprio come un rimbombante ticchettio di un orologio che infastidisce chi cerca di prendere sonno. La mancata presenza di rosume indica che il tarlo non è ancora entrato nel suo periodo di sfarfallamento.

I tarli, introducendosi svolazzando all’interno di un’abitazione, depongono le loro uova nel legno massello sfruttando le micro fessure o eventuali crepe presenti nel mobile o nell’oggetto in questione. E’ in questo modo che questi insetti si introducono nelle abitazioni e danno inizio all’infestazione.