Quando le larve presenti nel nostro legno diminuiscono e diventano poche rispetto alla popolazione dei parassiti, gli acari del tarlo iniziano a uscire in cerca di altre larve, imbattendosi invece in noi e scambiandoci per una grossa larva. Quando veniamo punti da questo parassita il veleno che ci inietta, che nella larva ha un effetto paralizzante, su di noi provoca un’eruzione cutanea particolarmente pruriginosa davvero insoffribile, insopportabile, molto peggio della puntura di una zanzara. Se ci trovassimo a dover fare i conti con questa tipologia di infestante dovremmo correre ai ripari. Non è il caso di cercare soluzioni semplicistiche da sperimentare senza avere alcuna esperienza. Peggio ancora sarebbe intervenire facendo uso di pesticidi o altre sostanze tossiche che, oltre a non risolvere il problema, peggiorerebbero solo la situazione.

Capita spesso di svegliarsi la mattina, e ritrovarsi pieni di punture e morsi, o dermatiti allergiche. Stiamo parlando probabilmente di punture e morsi da acaro del tarlo del legno. Devi sapere infatti che i tarli del legno non pungono in nessun modo l'uomo, ma attirano nelle vostre case gli acari, i parassiti del tarlo che si nutrono delle larve dei tarli.

Riconoscere se si è punti e morsi dagli acari del tarlo non è cosa semplice, i sintomi si manifestano non subito, ma spesso diverse ore dopo l'attacco subito. Quindi capirai che a motivo di questo è anche difficile individuare il luogo in cui si è stati morsi dall'acaro del tarlo del legno.

Distinguere le punture e i morsi dell'acaro Pyemotes e quelle dello Scleroderma non è immediato. Le punture e i morsi di Pyemotes si presentano piccole e ravvicinate, tipo come una striscia rossastra, soprattutto in prossimità di arti, viso e collo. Mentre le punture e i morsi da Scleroderma appaiono più grandi e ben distribuite più precisamente nella zona del bacino e del tronco.

Questi parassiti si creano un vero e proprio buncher  dentro il legno, quindi è necessario optare per un metodo che arrivi dentro alla struttura dentro le travi, dentro al mobile. Solo le tecniche basate sulla bio disinfestazione risultano davvero efficaci. Tra queste ci sono il microonde e macchinari professionali ad ozono che riescono a saturare con tanti PPM l’ambiente in cui viviamo.